Ricercatori uniscono i meme di un gruppo WhatsApp di mamme e ottengono una canzone di Fiorella Mannoia
Ancora una notizia che mette a rumore il mondo scientifico e della ricerca. Arriva dal CERN di Ginevra, dove un gruppo di giovani ricercatori di diverse nazionalità, guidati dalla celebre ricercatrice sanremese Maria De Contippi, ha lavorato per anni mettendo in fila post di Salvini su Facebook, foto di Emiliano con le cozze prese da Instagram e rutti degli stagisti di Adinolfi su Google+, con risultati inizialmente altalenanti, che tuttavia hanno subito destato un certo interesse nella comunità scientifica.
Qualche mese fa, i primi segnali che il team si stava avvicinando a un risultato importante. È stata infatti la stessa De Contippi a presentare, nel corso di una conferenza a Pechino, il primo straordinario risultato ottenuto dal suo gruppo di ricerca: mettendo in fila i tweet di Maurizio Gasparri, ha dimostrato la ricercatrice, si ottiene un intero manuale di grammatica, anche se di una lingua non precisata.

Questo fino a ieri, quando finalmente è arrivata la grande notizia. “Tutto è successo quando ho dimenticato il mio Smartphone sula macchinetta del caffè, al CERN” ha rivelato la De Contippi. “I miei ragazzi l’hanno trovato e hanno iniziato a curiosare nel gruppo delle mamme della scuola media frequentata da mia figlia. Dopo aver superato indenni i 586 messaggi ‘Buongiorno’, la loro costanza è stata premiata”. Insomma, i ragazzi hanno estratto le frasi dal nugolo di gattini, orsetti con cuoricini, rose rosse e tramonti sui pettorali di Raoul Bova, le hanno scritte una dopo l’altra, e davanti ai loro occhi si è materializzato il testo della canzone appena arrivata seconda a Sanremo. E adesso? C’è aria di Nobel? “Niente affatto, non ci interessa”, si scherniscono al CERN “come sempre, noi abbiamo un solo, unico, grande obiettivo: il premio della critica”.

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