Imprevisto passo indietro del neo primo ministro Paolo Gentiloni. A dispetto della fiducia già incassata dalle camere per il nuovo (scusate il termine) esecutivo, il premier non ha retto alle critiche piovute addosso, soprattutto sul web, ai nuovi (scusate ancora) ministri, ed ha rassegnato le dimissioni con decorrenza immediata. Con la sua proverbiale verve, Mattarella non ci ha pensato su un attimo ed ha riaffidato l’incarico allo stesso Gentiloni, che aveva già pronta la lista dei ministri per il nuovo, stavolta si, esecutivo. Presentazione, giuramento, ok delle camere, e i nuovi capi dei dicasteri sono già la lavoro.
Sono tutte personalità di assoluto rilievo istituzionale, scelte con cura fra coloro che in questi ultimi mesi, da scranni assai autorevoli (tipo il proprio profilo Facebook) hanno espresso pareri illuminati e formulato proposte operative sulla carta costituzionale e sul nuovo governo, non lesinando tuttavia di dire la loro anche su situazione internazionale, brexit, titoli di studio degli ex ministri, nomina delle principali cariche istituzionali, rigore per la nostra economia e per il Milan.
Ecco la lista dei nuovi ministri, con una breve sintesi delle linee guida che ne indirizzeranno l’operato nei prossimi mesi:
Presidente del Consiglio: Paolo Gentiloni
Sottosegretario alla presidenza del Consiglio: Carmela Palumbo, di Afragola (NA) – Ah, ma se mi danno a me il potere… due settimane mi servono, mica dippiù… vi faccio vedere io come metto a posto le cose
Ministro degli Interni: Stefano Incollu, di Urzulei (NU) –Pieni poteri a Polizia e Carabinieri, altro che tutti a piagnucolare… le torture…. ma chi? ma quando mai? Lasciateli lavorare come dico io, e tempo sei mesi…
Ministro degli Esteri: Giuseppina Lovati, di Modena – Una volta ho fatto un Erasmus in Spagna… guarda, credimi, è tutta n’altra cosa. Ma poi organizzati… bravi… simpatici… funziona tutto…
Ministro dell’Economia: Renata Foscari di Civitanova Marche – Fuori dall’euro, subito. Anzi, guarda, fosse per me, sarei tornata alla lira già dieci anni fa. Che state a ddì? Facciamo la fine della Grecia? Ma lassa perde, nun te fa fregà, quelli stanno meglio de noi
Ministro della Giustizia: Pasquale Petrella, di Conegliano Veneto – La pena di morte, ci vorrebbe
Ministro della Difesa: Umberto Ascolesi, di Novara – E certo, andiamo a salvare i marocchini a casa loro, coi soldi nostri, e intanto io qui di sera non posso uscire di casa che è pieno di bingobongo. Qua ci vorrebbe, l’esercito, altro che l’IRAQ
Ministro delle infrastrutture: Rocco Barnabà, di Vibo Valentia – A calci in culo ve la faccio finire, la Salerno – Reggio Calabria. E quando siete arrivati, già che state là, vi fate a calci in culo pure il ponte
Ministro dello sviluppo economico – Olindo Ferretti, di Savona – Sviluppo economico? Come “sviluppo economico”? Ah, il ministero dell’industria. E vabbè, ditelo, però
Ministro dell’Istruzione: Aldo Massaccesi, di Ostia Lido – Tanto per cominciare, gli studenti devono da stà a scuola. Che me rappresentano a mmè sti cortei? Sti cartelli? Se era mi fijo, a sganassoni lo mannavo a studià, altroché
Ministro del Lavoro: Ermete Fragomeni, di Frosinone – Ma è facile, guarda: basta alzare gli stipendi, le pensioni, gli interessi della banche, che quelli se stanno a magnà l’Italia. I soldi? Ma lassame perde… i soldi stanno, se vogliono. Quanno iè piace a loro, i soldi stanno. Se trovano, i soldi
Ministro dei Beni Culturali: Lello Introna, di Goia del Colle (BA) – Ma ti pare che dobbiamo fermare la metropolitana che ogni due metri trovano un sasso e dicono che è antico? Ieri mi sono fatto un ingorgo che non puoi capì le bestemmie. Ma chiudi gli occhi, e vai con la ruspa. In America fanno così, e nessuno si lamenta
Ministro della Salute: Sabrina Paternò, di Alcamo (TP) – Innanzi tutto, quando c’è la salute, c’è tutto. Però, mica si possono aspettare due anni per una tac? Sai quante volte uno fa in tempo a morire?
Ministro dello Sport – Antonio Cassano, di Bari (vecchia) – Avete scassato i marroni per il ministro dell’istruzione che non ha mai insegnato, il ministro della salute che non è un medico, il ministro degli esteri che non sa l’Inglese? E mò, voglio vedere che c’avete da dire
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